Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato alla Commissione europea di volersi avvalere della facoltà di escludere gli autotrasportatori merci della Croazia per altri due anni, dalla possibilità di effettuare viaggi di cabotaggio in Italia: come tale, fino al 30 giugno 2017 i vettori croati non potranno fare trasporti di cabotaggio, ovvero viaggi tra due località interne italiane.
Ricordiamo che le varie Associazioni di categoria già nel 2014 erano intervenute affinché il cabotaggio dei vettori croati fosse interdetto in Italia per ulteriori 2 anni, dal momento che la normativa comunitaria, rispetto all’adesione della Croazia nell’UE avvenuta nel 2013, consente un periodo di moratoria di 2+2 anni circa l’effettuazione dei viaggi in regime di cabotaggio.
E’ indubbiamente un fatto importante in quella che è la continua attività di tutela degli interessi delle aziende di autotrasporto merci nazionali.
In questa azione di tutela delle nostre imprese di autotrasporto, non possiamo non menzionare il fondamentale ruolo svolto dall’A.N.I.T.A. di Roma, che sulle problematiche del cabotaggio inteso in senso ampio, ha sempre recepito le richieste delle varie “voci” che si sono levate e si è impegnata presso le sedi opportune, nazionali e comunitarie.
Ricordiamo, per completezza di informazione, che a regime di reciprocità, il divieto di cabotaggio fino al 30 giugno 2017 vale anche per i vettori italiani in territorio croato, mentre per i trasporti intracomunitari i vettori croati sono abilitati con la licenza comunitaria fin dal 1° luglio 2013.
“E’ con soddisfazione che apprendiamo questa importante notizia. – commenta Lorena Del Gobbo –Presidente dell’Associazione Spedizionieri del FVG – che per gli autotrasportatori friulani ha una doppia importanza, continua, dal momento che fin dall’ingresso della vicina Slovenia nell’Unione europea sono sempre più in sofferenza e questo proprio per effetto della concorrenza che la categoria subisce anche sui tragitti nazionali. Ricordiamo che la convenzione con la Slovenia fu sottoscritta fin da subito ammettendo al cabotaggio i nostri vicini di casa. Consentirlo ora anche ai croati non sarebbe stato accettabile. E’ un fatto importante – rincara la Del Gobbo – in quella che è la continua attività di tutela degli autotrasportatori merci in conto terzi non solo per mia Regione, forse la più esposta, ma per tutta la nazione, che ormai da anni è sempre più danneggiata dalla concorrenza dei vettori dell’est”.
Speriamo che le nostre autostrade parlino un po’ più “italiano”, concludiamo noi tra speranza e ottimismo.
La Redazione di Anasped