di Redazione
Si fa seguito alle continue ed incessanti notizie che ci giungono dai confini della UE per riportare gli ultimi aggiornamenti disponibili in merito alle criticità esistenti nei trasporti stradali verso/da la Federazione Russa.
Il Governo di Mosca ha recentemente modificato il criterio per determinare se gli autocarri stranieri che trasportano merci per accedere al territorio russo necessitino di permessi bilaterali “bilateral permits” o di permesso del paese terzo “third country permits”. Nel caso di permessi bilaterali il luogo di carico della merce non è più rilevante ai fini del diritto di passaggio, mentre viene adesso preso in considerazione l’origine del cargo (merce). Tale principio è il risultato dell’applicazione di una legge approvata già nel 2014 che ha trovato attuazione attraverso decreti promulgati nei mesi di agosto e ottobre 2015 (Ordini del Ministero dei Trasporti n. 248 e 301). Le implicazioni pratiche di questa misura prevedono che i centri logistici dell’Europa orientale non possono più accumulare carichi provenienti da diversi Paesi UE per poi procedere all’ingresso in Russia attraverso licenze bilaterali.
La nuova normativa sul tema è stata oggetto di consultazioni bilaterali fra la Russia e diversi Stati Membri dell’UE. Fra questi si segnalano i negoziati in corso fra il Governo di Mosca e la Polonia (l’ultimo round si tenuto a Varsavia il 3 febbraio 2016) per rinnovare l’accordo bilaterale sull’autotrasporto scaduto il 31 gennaio 2016. Fino a quando le parti non avranno firmato un nuovo accordo, è possibile che si verifichino difficoltà nel flusso di merci tra i due Paesi.
Criticità sono inoltre state riscontrate al confine fra Russia e Ucraina. Il 14 febbraio 2016 le Autorità russe avrebbero infatti bloccato alla frontiera 152 camion immatricolati in Ucraina e diretti in Kazakhstan, come reazione ai blocchi effettuati dagli attivisti nazionalisti ucraini in 10 Regioni. In risposta a questa misura il Consiglio dei Ministri dell’Ucraina ha sospeso con decreto del 16 febbraio 2016 la circolazione dei mezzi pesanti russi in tutto il Paese.
Tali questioni sono state oggetto di un incontro fra gli Addetti doganali della Delegazione Europea a Mosca. Aspettiamo i riscontri e le ripercussioni.