di Redazione
Il decreto attuativo mancante dal Dopoguerra è stato sottoscritto dal ministero delle Infrastrutture e quello di Economia e finanze. E’ il primo di questo tipo in Europa
«Abbiamo finalmente il decreto attuativo per il Porto franco internazionale di Trieste, firmato dal ministero delle Infrastrutture e quello di Economia e finanze».
Lo ha annunciato stamani, martedì 27 giugno, la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, durante una conferenza stampa congiunta con il ministro Graziano Delrio e il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale, Zeno D’Agostino.
Trieste è Porto franco dall’immediato secondo dopoguerra, ma mancava da allora un decreto attuativo. Ora l’Autorità portuale avrà piena disponibilità della gestione delle aree extradoganali e potrà spostarle nei punti realmente strategici, “liberando” il Porto vecchio..
Ecco i commenti “a caldo”.
Il presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico orientale, Zeno D’Agostino: «È stato un iter complesso ma oggi finalmente viene dato all’Autorità il potere di gestione del Porto franco. Ciò significa che abbiamo una capacità di organizzazione e attrazione spaventosa. Durante la recente missione in Cina abbiamo visto brillare gli occhi degli interlocutori quando si sentivano dire che siamo l’unico vero Punto franco esistente in Europa, in cui si può fare anche manifattura industriale».
l ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio: «Essere l’unico porto franco in Europa significa per Trieste più facilità di accesso delle merci, extra territorialità doganale, e quindi più competitività. Questo riconoscimento – ha aggiunto – rientra nella nostra visione del sistema portuale italiano come unico. L’Italia deve porsi sempre più come porta del Sud e dell’Est Europa. In questo senso Trieste rafforza l’intero sistema, non a scapito degli altri, ma attraendo più traffici. Si rafforza la vocazione europea dell’Italia che intende essere protagonista del sistema logistico e portuale mondiale».
La presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani: «Una pagina storica per Trieste e per il Friuli Venezia Giulia, che porterà un’impennata sui posti di lavoro. È davvero un momento epocale per la città e per la portualità regionale. Abbiamo concluso un percorso amministrativo che ci permette di poter dire che il Porto di Trieste è il primo Punto franco internazionale in Europa a fare quello che si dice quando si parla di zona franca: extradoganalità, libero accesso e soprattutto la possibilità di svolgere in punto franco la prima lavorazione degli insediamenti industriali». La novità prospetta un ulteriore incremento dei posti di lavoro: «In un porto – ha aggiunto la presidente che si sta già sviluppando, dove negli ultimi due anni abbiamo avuto 250 posti di lavoro in più, adesso diamo un’ulteriore impennata. Mi auguro sia preziosa per gli insediamenti nel porto».
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza: «È un momento veramente storico per la nostra città. Questo porterà veramente molto interesse, lavoro e sviluppo per Trieste. Oggi credo che siamo l’unico scalo d’Europa Porto Franco». «Mi sono emozionato – prosegue Dipiazza in una nota – perché ho capito l’importanza della giornata. I triestini forse non si ricordano, ma il Porto Franco era fermo da 20-30 anni. Oggi il decreto attuativo lo sblocca, con grande opportunità di lavoro e crescita per la nostra città».