di Redazione
LA SPEZIA – Si è svolto venerdì 26 maggio, organizzato da ASPEDO (Associazione degli Spedizionieri doganali della Spezia) presieduta da Sergio Landolfi con la collaborazione di ANASPED (l’Associazione Nazionale dei Doganalisti), di ASSOCAD (l’Associazione dei Centri di Assistenza Doganale) e il Consiglio Compartimentale della Liguria dell’albo dei doganalisti , un seminario di analisi e di approfondimento del nuovo Codice Doganale dell’Unione ad un anno esatto dall’entrata in vigore .
Dopo i saluti del presidente dell’ASdP arch. Carlo Roncallo che ha ospitato l’evento nell’ Auditorium del Porto, della Presidente di Confindustria Francesca Cozzani , dei Presidenti delle Associazioni Nazionali Bruno Pisano e Massimo De Gregorio e del Presidente dell’albo dei doganalisti della Liguria Vincenzo Rovigi , ha aperto il lavori il dott Elvio La Tassa delegato p.o dell’ Ufficio Dogane della Spezia che trattato il tema dell’internazionalizzazione negli scambi commerciali , l’evoluzione del ruolo delle Dogane e il caso Spezia.
La prima relazione è stata dell’avvocato Sara Armella ritenuta una delle massime espressioni italiane in materia di diritto doganale , già selezionata tra i migliori professionisti italiani nella consulenza e nel contenzioso tributario e insignita nel 2016 del titolo “Accademico del Diritto doganale”, nel suo intervento ha sostenuto che i protagonisti del nuovo corso dovranno essere soprattutto gli operatori doganali che dovranno concorrere in un mercato che diventa sempre più globale e complesso , per queste ragione le imprese hanno la necessità di essere coinvolte attivamente ai principi e alle norme che regolano il diritto doganale. Una sfida impegnativa che premia la competenza e l’efficienza.
La seconda relazione è stata sviluppata dal Professore Enrico Perticone,nella doppia veste di doganalista e professore di Merceologia doganale presso l’Università degli Studi di Pescara, da lui gli spunti sugli aspetti tecnico/procedurali delle principali novità che interesseranno il nuovo Codice e l’accento sulla necessità di semplificare e digitalizzare per migliorare i rapporti del dialogo tra imprese e agenzia delle dogane.