di Redazione
Dello storico porto di Cagliari si hanno tracce della sua esistenza già in periodo fenicio-punico, e poi in età romana. L’aspetto che possiamo vedere oggi è quello del ‘900. Infatti fino all’Unità d’Italia il porto era piccolo e separato dalla Via San Francesco da Paola (attuale via Roma) e quindi dalla città mediante delle mura. All’interno dell’area portuale ottocentesca vi era il palazzetto chiamato Sanità, dentro il quale si controllavano le merci e gli animali arrivati in città, per paura che fossero contaminati da qualche malattia che potesse portare un’epidemia. Il palazzo Sanità sorgeva nell’attuale Molo Sanità, a cui ha lasciato il nome. A fianco sorgeva una porta che immetteva nel quartiere della Marina, anch’essa demolita in contemporaneità con il resto delle mura. (A partire dal 1861 con il progetto di Gaetano Cima fino al 1870 con la costruzione del palazzo Cavenna di fronte alla darsena). Con i lavori ottocenteschi si allontanò la riva del porto dal quartiere Marina e vennero installati il molo della Darsena e quello Sanità.
Oggi, collocato sulla costa meridionale dell’isola sarda, il porto di Cagliari è il principale scalo marittimo commerciale e punto di collegamento con diversi scali dell’area centrale e meridionale della penisola.
Accanto a queste tradizionali funzioni, si va affiancando un traffico crocieristico in espansione che può fare leva sulle attrattive naturali e su vestigia storiche peculiari della zona, nonché su un nuovo terminal crociere, sito sul Molo Ichnusa, che è stato da poco ultimato e sarà punto di accoglienza qualificata per i croceristi nonché punto di partenza per tutti i tour turistici nell’isola sarda.
Il Porto di Cagliari, vanta altresì da tempo una considerevole funzione petrolifera che fa capo ai terminali ubicati a poche miglia a occidente in località Sarroch – Porto Foxi, comunque ricompresi all’interno della circoscrizione territoriale dell’A.P. di Cagliari, e servizio di una delle più importanti raffinerie nazionali del Mediterraneo.
Ancor più significativo appare peraltro il traffico in containers localizzato nel Porto Canale, infrastruttura con caratteristiche di elevato livello – banchine di circa 1.850 metri lineari con fondali fino a 16 metri e oltre 44.000 ettari di piazzale – nella quale da pochi anni sono state avviate le attività del terminal containers di transhipment gestito da un gruppo terminalistico di rilievo continentale.
L’offerta infrastrutturale del bacino cittadino di Cagliari è di circa 5.300 metri lineari di banchine con fondali sino ad una profondità massima di -11 metri, una disponibilità di circa 235.700 mq di piazzali, una stazione marittima per i passeggeri delle navi traghetto.
Nel bacino cittadino (a levante) sono altresì disponibili oltre 850 posti per imbarcazioni da diporto.