di Redazione
I cambiamenti geo-politici degli ultimi decenni e le recenti strategie commerciali delle grandi potenze economiche mondiali stanno mettendo in discussione la progressiva liberalizzazione degli scambi sostenuta prima nell’ambito dai Paesi aderenti al G.A.T.T. e successivamente tra i membri dell’ Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO). L’impostazione liberale di ridurre le divergenze tra paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo e consentire una progressiva riduzione delle barriere tariffarie e delle misure che ostacolano gli scambi commerciali alla ricerca di un benessere diffuso e globale, si scontra con il recente clima neoprotezionistico che non considera prioritari i principi della “nazione più favorita” e di “non discriminazione” dei beni nazionali; ma si preoccupa principalmente di difendere le produzioni interne messe in crisi dall’eccessiva globalizzazione e conseguente delocalizzazione delle attività produttive nei paesi industrializzati.
Questo è lo scenario che ha dato l’input all’Associazione e Consiglio territoriale degli spedizionieri doganali del Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di un convegno sul tema; un momento di riflessione per una riorganizzazione anche interna alla categoria. Una giornata, quella del 29 settembre scorso, che ha voluto essere anche momento di sperimentazione mediatica tanto l’argomento è sentito ed attuale.
L’evento di Trieste ha avuto infatti sì un gran successo di partecipazione come presenze dirette presso la prestigiosa Stazione Marittima della città, sede del convegno, ma presenze che si sono moltiplicate sui social. Infatti, grazie alla sperimentazione della diretta streaming con Facebook Live, organizzata e gestita in collaborazione con Giacomo Morabito, Amministratore di un’importante Software Company srl produttrice di software doganale, molti spedizionieri e non solo, hanno avuto l’opportunità di seguire i lavori del convegno ‘a distanza’, sia in tempo reale che successivamente come in Podcast. Ad oggi sono più di 1200 le visualizzazioni del video del convegno su Facebook e oltre 1700 le visualizzazioni della foto gallery su LinkedIn. Questi numeri mettono in evidenza l’importanza del convegno stesso ma in generale l’attenzione che il mondo degli spedizionieri ha nella comunicazione e nella partecipazione associativa. Un esperimento che ha avuto un successo oltre ogni aspettativa e che merita quindi di essere replicato in futuro.