La DG TAXUD – Taxation and Customs Union – nell’estate scorsa ha promosso una consultazione pubblica sulla revisione del Codice Doganale dell’Unione e dei relativi atti delegati e di esecuzione. L’iniziativa è stata rivolta alle diverse categorie di stakeholders – Confederazioni delle imprese, degli spedizionieri doganali, autorità nazionali, rappresentanti del mondo accademico – accreditate ai tavoli della DG con lo scopo di individuare le principali criticità esistenti nell’attuale Codice dell’Unione e proporre una riforma che tenga conto delle nuove esigenze del commercio internazionale.
Al riguardo, è utile ricordare che nel marzo del 2022 è stata pubblicata una relazione del Rapporto del Gruppo dei Saggi della COM che ha individuato 10 raccomandazioni da seguire per avere una corretta riforma del Codice dell’Unione. Esse prevedono:
- Che la Commissione Europea si è impegnata a pubblicare entro il mese di giugno del 2023 un pacchetto di riforme del Codice Doganale dell’Unione attuativo delle raccomandazioni contenute nella Relazione del WISE EXPERT GROUP relative ai processi doganali, alle responsabilità, alla governance dell’Unione Doganale Europea ecc., che tenesse conto del nuovo scenario economico e geopolitico, rendendo la normativa doganale vigente più conforme al commercio internazionale e alle nuove esigenze dei mercati.
- Di introdurre un nuovo approccio ai dati, incentrato sull’ottenimento di dati di migliore qualità basati su fonti commerciali, assicurando che siano convalidati in modo incrociato lungo la catena logistica, condivisi tra le amministrazioni e utilizzati per la gestione comune del rischio dell’UE.
- L’istituzione di un quadro completo per la cooperazione – compresa la condivisione dei dati tra le dogane europee, le autorità di vigilanza del mercato, gli organi di contrasto all’evasione e le autorità fiscali con una gestione comune e completa dei rischi a livello dell’UE. A tal riguardo la stessa Corte dei conti europea ha sottolineato, nella sua Relazione del 2022, la necessità di un’applicazione armonizzata e uniforme della gestione del rischio, indispensabile per l’applicazione delle semplificazioni previste per entrare in vigore nel 2025 – Sdoganamento centralizzato – EIDR – Autovalutazione.
- L’istituzione di un’Agenzia Doganale Europea per fornire servizi a valore aggiunto alla Commissione e agli Stati membri. La sua governance dovrebbe rispettare l’attuale ripartizione delle competenze. Oltre a integrare il ruolo dell’COM, l’agenzia delle dogane europea dovrebbe avere il compito fondamentale di assicurare la corretta e uniforme applicazione delle norme del codice doganale e dei suoi atti delegati ed esecutivi. Dovrebbe anche svolgere il compito di controllare le dogane degli Stati membri, coordinare lo sdoganamento centralizzato e gestire il TP al fine di garantire pari condizioni ed evitare distorsioni del traffico.
- Introdurre un regime riformato dell’operatore economico autorizzato, ampliato nell’ambito delle singole attività, a più livelli e più efficace. La disciplina AEO non ha prodotto ad oggi i benefici attesi e la procedura di riconoscimento dello status non è applicata in modo armonizzato negli Stati membri, nonostante le linee guide della COM. Occorre quindi riformare l’istituto AEO, renderlo più efficace, valorizzare le società in possesso di tale certificazione rispetto ad altri operatori non certificati, valorizzando le competenze dei singoli settori di attività.
- Introdurre un nuovo modello di operatore economico autorizzato, valorizzato, privilegiato e favorito nel commercio legale.
- Rimuovere la soglia di esenzione dai dazi doganali di 150 EUR per il commercio elettronico e semplificare l’applicazione delle aliquote dei dazi doganali per le spedizioni di basso valore.
- Attuare un pacchetto di misure per rendere ecologiche le dogane dell’UE.
- Dotare adeguatamente di risorse, di competenze e di equipaggiamento le dogane per garantire la loro capacità di adempiere alle loro missioni.
Alla luce di queste raccomandazioni, la DG Taxud ha comunicato nella riunione riservata agli stakeholders che non ci saranno più consultazioni ma procederà alla riforma del codice basandosi su alcuni punti fondamentali:
- Fermare il commercio illegale (controllo della conformità normativa – REACH ecc., dovere di diligenza obbligatorio della catena di approvvigionamento – rispetto delle norme sul lavoro, ecc.,) .
- Proteggere il bilancio dell’UE (a partire dalla lotta alla sottofatturazione).
Gli elementi chiave per la realizzazione della riforma sono:
Semplificazioni dei processi, attraverso:
- Una nuova partnership con il commercio
- Rafforzando e uniformando la gestione del rischio
- Un quadro di cooperazione gestito dalla COM
Un data HUB dell’UE, gestito da una nuova Autorità Doganale Europea che abbia lo scopo di:
- Raccogliere informazioni da più fonti, centralizzandole (Single Window Europeo – regolamento UE n.2022/2399 del 23/11/2022).
- Un’analisi del rischio dei dati della catena di approvvigionamento
- Condividere i dati raccolti con tutte le autorità doganali Europee
Un’ Autorità Doganale Europea che abbia il compito di assicurare:
- Un’analisi operativa del rischio UE armonizzata in tempo reale
- Priorità operative e controlli coordinati tra le varie Amministrazioni (Sdoganamento Centralizzato)
- Azioni di coordinamento e supporto alle Amministrazioni doganali dei 27 Paesi Membri.
In tale contesto di riforma, in particolare della figura dell’operatore economico autorizzato, la COM sta valutando la possibilità di creare un AEO Custom representatives, al quale riconoscere alcune facilitazioni e compiti specifici delle amministrazioni delle dogane.
Dallo studio del WISE Group, dalla relazione della Corte dei Conti e infine dalle consultazioni delle associazioni di categoria e delle Amministrazioni Doganali è emersa la necessità indispensabile di riformare e integrare il CDU in conformità al nuovo scenario politico ed economico, valorizzando i ruoli degli attori che partecipano al momento doganale e alla supply chain.
Non resta che l’auspicare che la riforma e le implementazioni programmate siano realizzate nei tempi indicati per non risultare obsolete all’atto dell’effettiva attuazione.
Giammaria De Gregorio
AnaspeDoganaGiovani