Ogni fotografia è una storia ed ogni storia un ricordo. E così desideriamo immaginarci, per un attimo, importanti fotoreporter, capaci di raccontare il nostro anno insieme in quattro scatti ed aggiungere, in questo modo, nuove pagine all’album della nostra Federazione.
La prima istantanea della nostra 9006… ehm… macchina fotografica? Colorata, sgargiante, luminosa. È l’impegno costante di Anasped nelle questioni d’interesse per la nostra categoria, sia dal punto di vista informativo che della rappresentanza degli spedizionieri doganali presso enti ed istituzioni.
Apprezzati e partecipati sono stati l’incontro di febbraio, a Venezia, sul CBAM così come il seminario dal titolo “Sportello unico dei controlli doganali SUDOCO”, ospitato a maggio nella nostra capitale. Gli eventi si sono rivelati un’occasione perfetta per approfondire le cautele da adottare nei contratti di mandato per lo sdoganamento dei prodotti CBAM ed i controlli sanitari sui prodotti provenienti da paesi terzi.
Sul fronte della rappresentanza, numerosi sono stati gli incontri ed i colloqui di Anasped con ADM per affrontare le criticità legate all’introduzione e all’applicazione del nuovo PoUS o all’emanazione della circolare 10/2024 sui transiti, sostituita dalla circolare 16/2024 grazie all’intervento della nostra Federazione.
Non sono mancati, inoltre, i frequenti contatti con la Direzione Organizzazione e Trasformazione Digitale per segnalare i malfunzionamenti del sistema informatico e cercare insieme una soluzione. Significativo è stato, ad esempio, l’intervento di Anasped che, raccogliendo le osservazioni delle Associazioni territoriali, ha proposto con successo di limitare il blocco del sistema per l’aggiornamento di AIDA, inizialmente previsto per 48 ore totali, al pomeriggio di venerdì 1° novembre e alla mattina di sabato.
Ed in questa prima fotografia così brillante, inseriamo anche la capacità della nostra Federazione di fare rete, sia a livello europeo che nazionale. La presenza di Anasped in Confiad, ad esempio, le ha permesso di portare oltre confine le nostre considerazioni circa l’impatto del “Trust & Check Trader”, previsto dalla bozza del nuovo CDU, sulle PMI.
Nel nostro paese, invece, il lavoro a quattro mani Anasped – Assocad ha condotto all’emanazione della circolare ADM 14/2024 che, riconoscendo i doganalisti quali esperti i cui pareri possono essere acquisiti da ADM ai fini del rilascio di autorizzazioni, costituisce un punto di partenza per l’attribuzione di compiti e funzioni alla nostra categoria, identificandola come una figura di supporto all’Amministrazione.
Un bianco e nero di gruppo è lo scatto che la nostra macchina fotografica dedica, invece, alle disposizioni nazionali complementari al CDU, chiamate, per brevità, nuovo TULD. Se da un lato la riforma ha prodotto un testo più conciso e compatto, in grado di superare la precedente frammentazione della normativa italiana fra leggi e decreti di varie epoche storiche, dall’altro presenta una disciplina dal sapore antico per la nostra categoria (e non solo).
In primo piano abbiamo un’obbligazione doganale affollata, che ritrae dazi ed IVA all’importazione insieme, nei diritti di confine. Una disposizione in controtendenza rispetto alle ultime pronunce della CGUE e della Cassazione, che riapre il dibattito sulla responsabilità del rappresentante indiretto – debitore. E non si tratta di una semplice discussione teorica per la nostra categoria.
La membrana tra rappresentanza diretta ed indiretta non è poi così impermeabile e gli spedizionieri doganali possono trovarsi ad agire nella seconda modalità quando rappresentano un operatore non stabilito, se desiderano diventare dichiaranti CBAM al posto dei propri clienti o, con il futuro CDU, se utilizzano lo status di Trust & Check Trader.
Centrale nella nostra istantanea (e speriamo che “istantanea” lo sia davvero) anche la nuova, severa, disciplina sanzionatoria che, qualificando come penale qualsiasi evasione superiore a 10.000 € per almeno uno dei diritti di confine dovuti, assimila errori umani a frodi premeditate.
Un’equazione che può essere accettata dall’operatore, mediante quella definizione amministrativa che, dietro pagamento di tributi e non solo, evita l’invio della notizia di reato alla Procura Europea (EPPO), o smentita da quest’ultima, attraverso la successiva valutazione del dolo, ormai scivolato nelle ultime file della nostra fotografia. Un revival dei primi passi del vecchio TULD che, nel solco della legge doganale del 1940, prevedeva contrabbando e contravvenzioni quali reati doganali, riservando agli illeciti ammnistrativi uno spazio marginale.
Presenti, infine, nella nostra foto di gruppo anche la confisca, un vero e proprio must, sempre disposta tanto nei casi di violazioni penali, a prescindere dalla cosiddetta oblazione, quanto nelle fattispecie amministrative, ed i numerosi interrogativi degli spedizionieri doganali, degli AEO e, in generale, del mondo della logistica e del commercio internazionale.
Se ricevo un mandato corretto dall’importatore, ma per un banale errore inserisco un nolo, un’aliquota o un tasso di cambio errato, a chi arriva l’avviso di reato? Il mio cliente può attribuirmi una responsabilità contrattuale? Quali conseguenze potrei avere sul piano civilistico? L’assicurazione professionale del doganalista copre queste eventualità? Se per errore, ad esempio in un groupage, non ricevo i documenti di un collo e lo esporto a posteriori, la mia regolarizzazione sarà comunque punita con una confisca per equivalente? In caso di definizioni amministrative ripetute potrebbero revocarmi l’autorizzazione AEO? Ha senso l’inclusione dell’IVA nei diritti di confine con lo sdoganamento centralizzato all’importazione e la riscossione differenziata di dazi ed IVA, rispettivamente dall’Ufficio di controllo e da quello di presentazione?” Sono solo alcuni esempi dei dubbi e dei quesiti raccolti dalla nostra Federazione e sui quali Anasped, in questi ultimi mesi dell’anno, ha già iniziato a concentrare il proprio impegno e la propria dedizione affinché non rimangano insoluti.
E non possiamo certo chiudere il nostro album senza guardare le ultime due immagini.
La prima è una fotografia indelebile, dedicata agli stimati colleghi e cari amici Filippo Battaglino e Ciro Autore, vicesegretario Anasped. Persone generose e professionisti impeccabili, che la nostra Federazione ricorda con affetto e gratitudine per la passione, la simpatia e la disponibilità che li hanno contraddistinti.
L’ultima istantanea, per concludere, è una polaroid. Lo scatto è recente, l’abbiamo inserito da poco nel nostro album. Ritrae il nostro bel gruppo giovani, ora parte integrante del nuovo statuto di Anasped. Le sue tonalità stanno affiorando e sarà bellissimo poterne apprezzare presto i colori accesi e vivaci nei settori in cui noi tutti auspichiamo un gemellaggio fra generazioni: nella collaborazione alla newsletter, nel restyling del nostro sito Internet e, perché no, in un prossimo interessante ed innovativo convegno primaverile.
Elena Di Benedetto
AnaspeDoganaGiovani
Prima di salutarci, e ritrovarci a febbraio con la prima newsletter del 2025, un particolare ringraziamento ai nostri Autori che, con impegno e professionalità, hanno arricchito di contenuti “La Nostra Voce”.
Grazie a: Agnese Blarasin, Giammaria De Gregorio, Pier Paolo Ghetti, Michele Ippolito, Gianluca Sigismondi, Mariaester Venturini, Daniele Vicario
“La Nostra Voce” augura a Voi tutti e alle Vostre famiglie
un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo