di Mariaester Venturini
La Commissione Europea ha avviato nel 2015 una consultazione pubblica per valutare se alcune delle norme relative alle accise sulla birra, sul vino e sulle altre bevande alcoliche debbano essere modificate per combattere le frodi fiscali e ridurre la vendita di alcool contraffatto. Inoltre si intende esaminare se i produttori di bevande alcoliche, potrebbero trarre vantaggio da regole più semplici e con minor impatto fiscale.
Le accise sono imposte indirette sulla vendita e sulla detenzione di prodotti specifici, come l’alcool. Le accise sono imposte di consumo solitamente applicate su base quantitativa e qualitativa di bevande alcoliche e vengono riscosse, al momento del consumo, dai singoli Stati membri della UE.
La consultazione fa parte dell’agenda della Commissione “Miglior Regolamento”, il quale mira a semplificare le leggi della UE per ridurre i costi regolatori e proteggere i consumatori.
I gruppi di consumatori, i produttori di alcool, i rivenditori e altri soggetti interessati, sono stati invitati ad esprimere le proprie opinioni su una vasta gamma di temi quali i possibili vantaggi di stabilire esenzioni e riduzioni comuni, in particolare per i piccoli produttori. Si mira anche a scoprire se i consumatori della UE sono adeguatamente informati su ciò che si beve: ad esempio, se gli alcolici scontati siano contraffatti e se contengono sostanze chimiche nocive.
Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari Economici e Finanziari, Fiscale e Doganale, ha dichiarato: “Le norme vigenti in materia di classificazione e di accise delle bevande alcoliche possono essere aperte all’interpretazione, in modo che alcuni produttori possano sfruttare una scappatoia fiscale producendo e vendendo alcolici falsi. Prendendo parte a questa consultazione pubblica, le parti interessate e i consumatori possono avere un forte impatto sulla riduzione delle frodi in questo settore. Vogliamo anche esaminare modi per alleggerire l’onere dei nostri piccoli produttori “.
La consultazione avviata nel 2015 della durata di tre mesi, determinerà eventuali modifiche future dell’attuale Direttiva relativa alle accise di alcool (direttiva 92/83 / CEE). Inoltre si assicura che le regole siano applicate correttamente ed efficacemente in tutti i paesi UE.
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-5549_en.htm