di Massimo De Gregorio – Presidente Consiglio Direttivo ANASPED
La Commissione Europea – Direzione Generale e l’Agenzia delle Dogane Italiane ha organizzato – con il patrocinio della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea – un seminario sul futuro della Dogana elettronica con particolare focus sull’implementazione del Single Window dell’Unione Doganale.
Hanno partecipato, su invito, oltre ai direttori generali delle varie unità della Commissione Europea della DG Taxud, tutti i rappresentanti delle amministrazioni doganali dei Paesi Europei, i rappresentanti delle organizzazioni di categorie, compresa la nostra confederazione Confiad.
Al termine dei due giorni di seminari i direttori generali delle dogane degli Stati Membri dell’UE hanno sottoscritto la “Dichiarazione di Venezia in materia di dogana elettronica e implementazione dello Sportello Unico nell’Unione Europea”.
Dichiarazione di Venezia in materia di dogane elettroniche e implementazione dello Sportello Unico nell’Unione europea
I direttori generali delle dogane degli Stati membri dell’UE e della riunione della Commissione europea il 14-15 ottobre 2014 a Venezia,
– Facilitare e sviluppare il commercio legittimo e rafforzare la sicurezza e la protezione dei cittadini;
– Armonizzare le procedure doganali applicate all’importazione e all’esportazione di merci per l’adeguata uniformità nell’attuazione e parità di condizioni per gli operatori economici e ridurre gli oneri amministrativi per gli operatori e le amministrazioni nazionali;
– Migliorare l’efficacia e l’efficienza dei controlli per proteggere la società contro le minacce per la salute, la sicurezza, la difesa e l’ambiente e tutelare gli interessi finanziari dell’UE, nonché il coordinamento e l’efficienza nell’interazione tra dogane e altre agenzie governative, e di cooperare con il commercio;
– Allocare le risorse limitate in modo da essere in grado di innovare e di fare di più e meglio con meno;
Notando
– Gli articoli 6 e 47 del Codice doganale dell’Unione in materia di utilizzo di tecniche di elaborazione elettronica dei dati e la cooperazione tra le autorità; e l’articolo 4 della decisione e-Customs che chiede lo sviluppo dei servizi di interfaccia unica nell’Unione europea;
– La tabella di marcia sportello unico approvato al CPG dagli Stati membri nel 2011;
– Le differenze di definizione e di approccio verso lo sviluppo e l’attuazione di singole finestre;
– L’esistenza di banche dati dell’UE ei sistemi di scambio di informazioni per la gestione di certificati per la protezione della salute, della sicurezza e dell’ambiente;
– Il valore aggiunto di sistemi elettronici forniti dalla Commissione europea a quelli previsti a livello nazionale per garantire una parità di condizioni per tutte le amministrazioni e gli operatori economici in tutta l’UE;
– Progressi compiuti nell’attuazione dei sistemi di finestra singola negli Stati membri con la collaborazione della comunità commercio esistente;
dichiarano che
– Vi è la necessità di adeguare la decisione di e-Customs alle evoluzioni nel commercio mondiale, nella tecnologia, nei requisiti e tecniche di gestione del rischio, e nei metodi di controllo doganale e di definire i ruoli dei soggetti coinvolti nella dogana elettronica; questo include l’identificazione di possibili guadagni provenienti da una collaborazione tra gli Stati membri e il sostegno e il coordinamento richiesti da parte della Commissione;
– La presenza di esigenze specifiche degli Stati membri implica che le finestre nazionali uniche non possono essere identiche ma richiedono un coordinamento e specifiche comuni dell’UE per rendere le interfacce possibili e massimizzare i benefici in termini di agevolazione degli scambi, la sicurezza e la protezione dei cittadini.
– Sistemi dell’UE esistenti e previsti per i certificati devono essere attentamente esaminati per l’integrazione nell’ambiente di sportello unico per le dogane dell’UE per conseguire un approccio semplificato per ridurre i costi di implementazione per l’amministrazione e il commercio; lo sportello unico nazionale dovrebbe essere costruito su sistemi datati;
– Lo sportello unico nazionale dovrebbe interagire con i database dell’UE e i sistemi di scambio di informazioni;
– Le informazioni dovrebbero essere presentate dagli operatori alle autorità solo una volta;
– Lo sviluppo nell’UE di un ambiente di sportello unico per la gestione e il controllo integrato è complessa e richiede un approccio graduale.
Si dovrebbe dare priorità a:
– Fornire una definizione comunitaria di un ambiente unico per le dogane e fissare le funzioni principali e gli obiettivi, nonché i ruoli e le responsabilità dei diversi attori in ambiente sportello unico doganale a livello europeo e nazionale e abilitare le autorità responsabili per coordinare l’attuazione e l’assegnazione delle risorse adeguate;
– Migliorare il coordinamento tra i servizi della Commissione europea;
– Accelerare l’armonizzazione dei dati richiesti da autorità diverse a livello comunitario e nazionale, basandosi sulle norme internazionali esistenti e procedere con l’ordine del giorno digitalizzato;
Invitano la Commissione europea e gli Stati membri a prendere in considerazione:
– La preparazione di un piano di lavoro in collaborazione con i soggetti coinvolti in conformità del programma di lavoro MASP e UCC per consentire di iniziare presto la progressiva attuazione dell ‘ambiente di sportello unico dell’Unione europea per le dogane che coprirà la portata delle funzionalità offerte, il contenuto degli scambi di informazioni e il programma di lavoro;
– Nell’ambito del piano di lavoro, fornire l’accesso standardizzato ai certificati comunitari per le amministrazioni doganali nazionali, per la gestione (ad esempio applicazioni, gestione quantità, ecc.) e la loro accettazione automatizzata;
-Rivedere la decisione di e-doganale, sulla base dei risultati della valutazione in corso e sulla base ell’i analisi di costi e benefici, in particolare per fornire un quadro giuridico per lo sviluppo dell’ambiente dello sportello unico UE perla dogana con la definizione del campo di applicazione , obiettivi e ruoli e responsabilità per le parti interessate e le scadenze.