Il Paese che nel mondo applica i dazi più alti sulle proprie esportazioni verso il resto del mondo sono le Bahamas. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale per il commercio (WTO) l’arcipelago dei Caraibi applica in media dazi superiori al 19 per cento su ciò che arriva sul suo territorio dagli altri Paesi del mondo.
Gli Stati dell’Unione europea, invece, adottano una media delle tariffe alle importazioni del 3%, contro il 2,4% degli Stati Uniti e il 4,4 della Cina. La Russia invece applica tariffe più alte sulle importazioni, pari in media al 5,9 per cento. Alcuni grandi Stati come il Brasile arrivano a superare il 10 per cento.
In realtà il calcolo della media dei dazi e delle tariffe che un Paese applica davvero è piuttosto complesso, perché i valori cambiano molto grazie ad accordi tra i singoli Paesi, alle zone di libero scambio (come l’accordo Nafta che lega Stati Uniti, Canada e Messico) e al peso che una merce ha davvero sul totale del commercio. Un dazio molto alto o molto basso su un bene incide in modo diverso se quel prodotto viene acquistato in quantità molto piccole o se invece è molto richiesto.
In alcuni casi, per esempio, i beni importati alle Bahamas possono subire un aumento del prezzo pari anche all’85 per cento.
Un dazio più alto su un bene importato da parte di un Paese significa un aumento del prezzo di quel bene per i cittadini del Paese stesso e quindi il dazio scoraggia la sua importazione.
Le Bahamas applicano dazi così elevati per tentare di proteggere uno squilibrio enorme nei conti con l’estero: importano oltre 3 miliardi di dollari di merci e ne esportano solo 400 milioni, soprattutto da e verso gli Stati Uniti. In compenso le Bahamas esportano servizi commerciali molto più di quanti ne importino.
Anche gli Usa hanno una differenza molto forte tra importazioni ed esportazioni. Gli Stati Uniti sono il Paese del mondo con il maggior valore di beni importati: 2.250 miliardi di dollari, seguiti dall’Unione europea con quasi 1.900 miliardi di dollari e dalla Cina, che importa prodotti per 1.580 miliardi di dollari. La Cina invece è il Paese con il maggior valore di esportazioni: i suoi beni venduti all’estero valgono quasi 2.100 miliardi di dollari e nella classifica delle esportazioni è seguita dall’Unione europea con 1.900 miliardi e dagli Stati Uniti, con 1.450 miliardi di dollari. Lo scontro commerciale aperto da Donald Trump nei confronti della Cina rischia di far salire i dazi commerciali tra i due Paesi su un numero sempre maggiore di prodotti, ma potrebbe estendersi anche ad altre nazioni, incluse quelle dell’Unione europea.