Sono passati ormai tre anni da quando il Regno Unito firmò con l’Unione Europea (UE), l’accordo per l’uscita dal mercato unico europeo. Quali le conseguenza del post-Brexit a tre anni di distanza?
L’uscita dal mercato unico europeo e dall’Unione doganale ha determinato profondi cambiamenti negli scambi commerciali e nelle relazioni economiche per entrambi le parti. Comunque, prima che si manifestino con chiarezza tutti gli effetti macro-economici della Brexit, occorrerà attendere ancora, anche per superare la destabilizzazione economica causata dalla concomitante situazione pandemica da coronavirus del 2020.
Attualmente comunque si può affermare che sul fronte commerciale, tenendo anche conto degli effetti negativi legati alla pandemia, la Brexit ha comunque causato un calo significativo degli scambi commerciali tra la UE ed il Regno Unito sia in import che in export. L’impatto negativo si è manifestato soprattutto per le piccole e medie imprese non preparate ad affrontare tutte le incombenze di natura amministrativa e doganale per l’invio di merci sia in import che in export quando, sino al 31 dicembre 2020, per l’interscambio delle merci bastava la semplice emissione di una fattura commerciale.
Per facilitare il passaggio delle frontiere ed al tempo stesso garantire i controlli e la sicurezza, l’Amministrazione delle dogane del Regno Unito nel 2023 ha messo a punto un nuovo sistema completamente digitalizzato, denominato Border Target Operating Model (BTOM), la cui piena attuazione vedrà la luce in maniera progressiva a partire dal 2024 sino al 2027.
Altro importante evento del 2023, sempre sul fronte della regolamentazione dei controlli dei confini tra UK e UE, è stata la firma dell’accordo tra l’Unione Europea ed il Regno Unito in merito alla rinegoziazione delle regole del protocollo Irlanda e l’Irlanda del Nord, che ha preso il nome di Windsor Framework a motivo dell’incontro di Re Carlo III con Ursula von der Leyen al castello di Windsor, avvenuto dopo la firma dell’accordo stesso con il Primo Ministro.
Border Target Operating Model (Btom)
Entriamo nel merito di questo nuovo sistema che disciplinerà l’ingresso e l’uscita di tutte le merci dai confine del Regno Unito e che coinvolgerà sia le merci di provenienza UE che extra-unionali. Obiettivo principale di questo nuovo modello è di coniugare la sicurezza dei confini senza penalizzare la fluidità dei traffici. Con il nuovo modello si ridurranno al minimo gli oneri per gli operatori pur mantenendo attiva la sicurezza delle frontiere tramite i seguenti strumenti: digitalizzazione, semplificazione e l’introduzione del nuovo sistema Single Trade Window del Regno Unito.
Per ciò che riguarda i controlli di sicurezza, questo nuovo sistema ridurrà al minimo gli oneri per gli operatori. I punti più salienti sono:
- Riduzione dati sicurezza, dagli attuali 37 campi si passa a 20 campi obbligatori;
- Trasmissione dei dati sicurezza attraverso il sistema Single Window;
- Eliminazione della duplicazione dati consentendo, per esempio, di effettuare un unico invio di dati per transito e sicurezza;
- Eliminazione dati per la sicurezza per alcune categorie di merci, per esempio: partite di pesce provenienti da acque britanniche o alcune categorie di merci in uscita da un porto franco del Regno Unito.
Per ciò che riguarda i controlli sanitari e fitosanitari, il nuovo modello si concentra sui seguenti punti:
- Nuovo approccio basato sulla classificazione del rischio, che potrà essere alto, medio o basso e che riguarderà gli animali vivi, prodotti di origine animale, piante, prodotti di origine vegetale, materiale germinale, nonché dati circa origine e provenienza;
- Certificati sanitari per l’esportazione semplificati e digitalizzati. Già nel 2023 si sono utilizzati certificati sanitari semplificati per l’esportazione di prodotti di origine animale; mentre nel 2024 si estenderà l’emissione di detti certificati a tutte le altre categorie;
- Rilascio autorizzazioni per operatori certificati al fine di facilitare le importazioni di piante, di prodotti di origine vegetale, di prodotti di origine animale eccetera al fine di agevolare e semplificare tutte le operazioni di importazione.
Quali sono le tempistiche per l’applicazione del sistema BTOM?
Al fine di consentire agli operatori economici di adeguarsi gradualmente ai nuovi sistemi di controllo alle frontiere e al fine di assicurare il corretto svolgimento di tutta la catena di approvvigionamento, è stato necessario stabilire un’applicazione graduale delle norme riguardanti il sistema BTOM.
Le tappe saranno le seguenti:
31 gennaio 2024,
- Introduzione di certificati sanitari per l’esportazione e certificati sanitari e fitosanitari per prodotti all’importazione dall’UE a rischio medio.
30 aprile 2024
- Controlli documentali e controlli fisici per prodotti di origine animale a rischio medio, nonché piante e prodotti vegetali provenienti dall’UE;
- Eliminazione della certificazione sanitaria e dei controlli di routine su prodotti animali a basso rischio e su piante e prodotti vegetali provenienti dal resto del mondo;
- Riduzione dei livelli di controllo fisico su prodotti animali a medio rischio provenienti dal resto del mondo.
Risulta quindi importante, ai fini dell’importazione, determinare le categorie di rischio dei prodotti. Si allegano quindi le seguenti guide:
- Guida per consultare le categorie di rischio per prodotti provenienti dalla UE: Controllo categoria di rischio
- Guida per consultare le categorie di rischio per i prodotti di provenienza extra-UE: Controllo categoria di rischio
31 ottobre 2024
- Entreranno in vigore le dichiarazioni di sicurezza con riduzione dei dati per le importazioni dall’UE e si attiverà nel contempo lo sportello unico, strumento che consentirà anche l’eliminazione della duplicazione dei dati;
Al fine di dare un quadro esaustivo in merito al nuovo sistema di controllo alle frontiere in UK, si allegano le seguenti linee guida:
- Linee guida per importazioni di animali vivi o prodotti di origine animale
- Linee guida per importazioni di piante e prodotti vegetali dalla UE
- Linee guida per importazioni di piante e prodotti vegetali da paesi extra-UE
Windsor Framework
Il protocollo Irlanda – Irlanda del Nord, entrato in vigore il primo febbraio 2020 ed applicato dal primo gennaio 2021, è stato rinegoziato il 24 marzo 2023 per affrontare e dirimere alcune criticità sollevate dagli unionisti dell’Ulster. Come è noto, a differenza del Regno Unito, il protocollo prevede la permanenza dell’Irlanda del Nord nel mercato unico europeo al fine di evitare un confine fisico tra Irlanda ed Irlanda del Nord. Questa peculiare situazione crea però di fatto un confine commerciale nel Mar d’Irlanda per le merci che transito dall’Irlanda del Nord alla Gran Bretagna e viceversa. Il quadro modifica di fatto alcuni aspetti del protocollo per facilitare i controlli doganali sulle merci ed affinché questi non si trasformino in un ostacolo al commercio.
Le nuove disposizioni del Windsor Framework riguardano essenzialmente i seguenti punti:
- Dogane – agevolazioni per gli operatori economici affidabili;
- Iva ed accise – eliminare le negative conseguenze delle norme UE in materia di IVA ed accise in Irlanda del Nord;
- Agroalimentare – facilitare l’ingresso di merci al dettaglio nell’Irlanda del Nord con riferimento a norme sanitarie e fitosanitarie;
- Medicinali – garantire le forniture di nuovi medicinali all’Irlanda del Nord;
- Trasporto di animali da compagnia.
Quali sono le semplificazioni in materia doganale?
Per beneficiare di particolari agevolazioni doganali gli operatori commerciali ed i trasportatori devono diventare operatori di fiducia, in tal caso, le merci non a rischio di entrare nella UE, beneficiano di una quasi eliminazione dei controlli doganali. Il nuovo regime di fiducia riguarderà anche le imprese con sede in Gran Bretagna.
Per maggiori approfondimenti sul Windsor Framework
Vorrei concludere questo breve approfondimento con il seguente grafico:
Dal grafico si evince che il Regno Unito gode di risorse industriali interne del 19,2 % e solo dello 0,6% di risorse interne dell’agro-alimentare. È chiaro che l’economia britannica è fortemente dipendente dall’estero. Un pensiero viene quindi spontaneo, la Brexit è stata una scelta strategica o un salto nel buio?
Ritengo che solo nei prossimi anni si potrà avere un quadro più esatto sulle effettive conseguenze socio-economiche della Brexit.
Mariaester Venturini