di Redazione
Riportiamo le interessanti considerazioni di CONFETRA sulla circolare 179/2016.
Il decreto legge fiscale collegato alla legge di bilancio 2017, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, interviene in maniera restrittiva sui depositi Iva.
E’ stato infatti previsto, con efficacia dall’1 aprile 2017, che l’imposta dovuta all’atto dell’estrazione dei beni sia assolta mediante versamento diretto, senza possibilità di compensazione.
Nel caso di beni importati, com’è noto, l’introduzione nel deposito Iva consente di evitare il versamento diretto dell’imposta in dogana. La modifica introdotta renderebbe vano il passaggio nel deposito dal momento che l’imposta dovrebbe comunque essere versata per cassa.
Fermo restando che debitore è il soggetto che estrae i beni, l’adempimento del versamento è stato posto a carico del gestore del deposito che dovrà operare in nome e per conto del soggetto estrattore; il gestore è responsabile solidalmente sia per il versamento dell’imposta che per le sanzioni applicate in caso di mancato versamento.
La nuova disposizione non ha impatto sui beni introdotti in deposito a seguito di acquisti intracomunitari, per i quali l’estrazione verrà assolta tramite l’integrazione della fattura e l’annotazione nel registro degli acquisti.
Si ritiene che la misura, oltre a penalizzare l’operatività dei depositi Iva, rischi di comportare ricadute negative anche sui flussi import del nostro Paese dal momento che oggi l’Italia si trova ad avere una delle aliquote Iva più alte dell’UE.